Teatro

Il 13 febbraio in piazza. Se non ora, quando?

Il 13 febbraio in piazza. Se non ora, quando?

Il 13 febbraio 2011, probabilmente, sarà una data da ricordare nella storia recente di questo Paese, una data che potrà avere un senso di profondo cambiamento se riuscirà nell’intento di riportare in primo piano la dignità, sempre più calpestata e vilipesa, delle donne, oggi ridotte a puro oggetto di desiderio e mercificazione da un potere politico e da un sistema economico più che discutibile, regolato su un a priori palesemente sessista, arrogante e maschilista, un potere dà spettacolo, in maniera sinistra, sulla lercia ribalta di un teatro di frontiera, ora angiporto destinato al traffico del meretricio, ora assemblea destinata al governo di un paese.

A Bologna come a Milano, a Roma come a Napoli, il 13 febbraio le donne scenderanno in piazza: una mobilitazione nazionale consapevole e consistente, guidata da personaggi del mondo dello spettacolo e della cultura come Angela Finocchiaro, Imma Villa (in foto), Conchita De Gregorio, cercherà di focalizzare l’attenzione della società civile su un principio semplicissimo e basilare, cioè quello del rispetto, un principio che, in un paese civile e nel terzo millennio, non dovrebbe essere oggetto di alcuna rivendicazione politica o sociale, proponendosi quale elemento naturale e primigenio di qualsiasi rapporto di relazione maturo e degno di definirsi tale.

La manifestazione del 13 febbraio sarà una vera e propria manifestazione politica, politica nel senso più vero e profondo del termine, un momento di verifica e confronto in cui a voce alta uomini e donne insieme potranno fare delle piazze e dei centri cittadini i luoghi in cui ridefinire la naturale reciprocità identitaria, affettiva e professionale della loro condizione di genere, respingendo, con coscienza e convinzione, un’immagine della donna che non solo offende l’universo femminile ma degrada l’umanità, la sensibilità e la cultura di un popolo che, sebbene a fatica, resiste giorno per giorno ai dardi e agli inganni di un destino corrotto.

«Se non ora quando» recita lo slogan che identifica la manifestazione del 13 febbraio in tutte le piazze d’Italia, una manifestazione che non vuole essere di contrapposizione tra donne, ma di solidarietà tra tutte le donne, una solidarietà trasversale ed allargata anche all’universo maschile, universo a cui si offre l’opportunità di esprimere in quell’occasione la propria sincera e matura testimonianza d’amicizia e collaborazione.

Per saperne di più: https://senonoraquando13febbraio2011.wordpress.com/